ESSERE DIGITAL NATIVE PASSA ANCHE DALLO SMART WORKING E DALLA COLLABORAZIONE A DISTANZA

Il nostro modo di lavorare è sempre meno legato a un luogo fisico a favore di uno spazio digitale all’interno del quale è fondamentale garantire il benessere delle persone. Lo smart working, nel corso degli ultimi dodici mesi, si è affermato come un nuovo paradigma organizzativo che riflette una filosofia fondata sulla flessibilità e sull’autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti tecnologici da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sugli obiettivi da conseguire. La business continuity di moltissime aziende si è spostata, a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, in ambienti digitali e il concetto di luogo di lavoro è via via diventato più fluido, accompagnando la persona ovunque questa abbia bisogno di trovarsi per svolgere una determinata attività nel rispetto delle proprie esigenze personali e professionali.

Fare proprio il paradigma dello smart working e del remote working significa, in altre parole, offrire a chi lavora un’esperienza di livello elevato che, indipendentemente da dove il soggetto si trovi e dal dispositivo utilizzato, gli permetta di focalizzarsi in tutta sicurezza sulle attività più strategiche. Per fare questo occorre innanzitutto che l’azienda affronti un processo di trasformazione a livello di organizzazione e di competenze digitali, di stili di leadership e di modalità di vivere quotidianamente il lavoro. Per essere un’impresa che opera in modo veramente smart occorre inoltre garantire a tutte le persone interessate un accesso sicuro e proattivo alle risorse necessarie per svolgere il proprio lavoro nelle migliori condizioni possibili ed è fondamentale, di conseguenza, affidarsi a soluzioni tecnologiche in grado di assicurare la necessaria flessibilità e affidabilità nei processi di collaborazione e di comunicazione fra gli addetti, i clienti e i partner dell’azienda. Parliamo nello specifico di strumenti innovativi che abilitano un ambiente di lavoro realmente intelligente e condiviso (non soltanto all’interno dell’azienda ma anche con tutti gli altri stakeholder), di un’infrastruttura di rete che assicuri continuità operativa ovunque e da qualsiasi tipologia di device, di sistemi di sicurezza e di governance che non ostacolano produttività e user-experience e di soluzioni che permettono di erogare formazione in modalità continua e di migliorare l’efficienza dei processi aziendali.

Il caso di IMA, azienda leader a livello mondiale nel campo della progettazione e della produzione di macchine automatiche per il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici e alimentari, è un esempio emblematico di come la sensibilità verso l’innovazione e la consapevolezza di cogliere le opportunità della trasformazione digitale si possano tradure in progetti capaci di generare benefici concreti non solo per i prodotti, i servizi e i dipendenti ma anche per tutto l’ecosistema di clienti e partner. In Vodafone Business, il Gruppo bolognese ha trovato il technology provider ideale con cui costruire e sviluppare un’infrastruttura affidabile e performante che sta alla base di tutte le iniziative di digitalizzazione intraprese dall’azienda. Grazie alle tecnologie e alle soluzioni di Vodafone Business, IMA ha ottimizzato le reti e i servizi di connettività che collegano i suoi vari stabilimenti con i fornitori e con i clienti e ha implementato via via servizi di comunicazione e di assistenza da remoto e applicazioni per gestire a distanza le attività giornaliere della forza lavoro, garantendo in ogni momento la sicurezza degli accessi ai sistemi aziendali, dei dati e dei dispositivi utilizzati.

Il progetto di smart working avviato in seguito al lockdown è uno degli ambiti del processo di trasformazione digitale che sta affrontando l’azienda e solo la presenza di un partner come Vodafone Business in grado di garantire un’infrastruttura di rete e strumenti di collaborazione semplici e sicuri ha reso possibile attivare e gestire il telelavoro per migliaia fra collaboratori e dipendenti e di dare continuità a una strategia fortemente orientata all’importanza del fattore umano e della formazione.